Key Account: perché alla tua azienda serve

Nel team di Mr Keting non esistono commerciali. In azienda abbiamo deciso, sin dall’inizio, di eliminare questa figura sostituendola con quella di KA e questo cambia tutto.
La figura e le funzioni
Non vuole vendere ma servire: offre consulenze per portare innovazione nell'azienda
È in costante formazione, partecipa a corsi, fiere e si confronta ogni giorno con tante figure professionali differenti
Ti evita passaggi inutili per innovare il tuo sito, farà da tramite con grafici, web developer, project manager ed altri
Il tuo unico referente sarà il KA che si occuperà di tutto il progetto, dallo sviluppo alla realizzazione Si prende tutte le responsabilità: è lui quello che coordina tutto il progetto e definisce gli obiettivi   IL KA È QUINDI UN CONSULENTE MIRATO SUL MARKETING CHE METTE IN DIALOGO LA TUA AZIENDA CON GLI SPECIALIST DI MR KETING E PORTA CON SÉ INNOVAZIONE, STRATEGIA, E TECNOLOGIA.  
“Il Key Account conduce la trattativa tra il cliente finale e la tua azienda, elaborando strategie commerciali corrette per entrambi. Deve cercare inoltre di conseguire gli obiettivi aziendali, sia in termini quantitativi che in termini qualitativi.
È determinante che il Key Account sappia cogliere le eventuali opportunità che il mercato di riferimento offre con intuito, definendo le strategie e le azioni più consone alla situazione e per la azienda committente.
In linea di massima, deve anche gestire eventuali ordini digitandoli lui stesso sul proprio computer.
Nel settore del largo consumo, verifica inoltre che i prodotti siano esposti correttamente e posizionati ad un giusto prezzo di vendita al pubblico, il Key Account presenta e si occupa di inserire eventuali prodotti nuovi, verifica l’effettuazione delle operazioni promozionali concordate con i propri clienti assicurandosi che siano in linea con quanto deciso a livello contrattuale. Altre doti importanti del Key Account sono sicuramente la flessibilità, la creatività, la fantasia, la dialettica, la curiosità, l’organizzazione e, non ultimo, sapere ascoltare.”. Wikipedia