Bonus Ricerca e Sviluppo: le novità 2020
21/01/20
Scopri tutte le novità del Bonus Ricerca & Sviluppo 2020: cosa cambia rispetto agli altri anni, le nuove spese ammesse, quelle escluse e come richiederlo
La legge di bilancio 2020 ha confermato anche per quest’anno il Bonus Ricerca & Sviluppo che aiuta le aziende ad investire in innovazione, permettendo il recupero d’imposta delle spese sostenute.
Con il Decreto Dignità, però, il Bonus R&S 2020 ha subito alcune variazioni. Ecco cosa prevede il nuovo Bonus Ricerca & Sviluppo in vigore per il 2020.
PER SAPERE DI PIÙ SUL BONUS R&S, LEGGI L’ARTICOLO “BONUS RICERCA & SVILUPPO COSA È" Le imprese ammesse
Per quanto riguarda le imprese ammesse, il Decreto Dignità conferma che il Bonus R&S 2020 può essere richiesto da tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico e dal loro regime contabile. Inoltre, così come già previsto dalla legge di Bilancio 2017, il Bonus Ricerca e Sviluppo 2020 potrà essere richiesto anche dalle aziende non resistenti in Italia, ma con stabili organizzazioni nel nostro Paese.
Il credito d’imposta riconosciuto dal Bonus R&S 2020
Il Decreto Dignità ha modificato notevolmente la misura del credito d’imposta previsto dal Bonus Ricerca & Sviluppo 2020.La percentuale di spesa riconosciuta come credito, infatti, viene abbassata al 25% per tutte le spese ammesse, restando del 50% solo per:
Spese per il personale coinvolto nell'attività di ricerca
Spese per collaborazioni con Università, PMI innovative, start-up, enti e organismi di ricerca riconosciuti
Le spese ammesse
La Legge di Bilancio 2020 conferma le spese ammesse gli anni scorsi per il Bonus Ricerca & Sviluppo, ovvero:
Spese per lavori sperimentali e teorici
Attività di ricerca pianificata o di indagini critiche
Produzione e collaudo di nuovi prodotti, processi o servizi
Spese per il personale coinvolto nei progetti di Ricerca & Sviluppo
Spese contabili fino ad un massimo di 5 mila euro per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale
Alle quali aggiunge:
Acquisto di strumenti e attrezzature da laboratorio
Spese per le materie prime necessarie alla ricerca
Restano invece escluse le modifiche ordinarie e periodiche fatte su prodotti, linee di produzione e servizi che migliorano prodotti/servizi, ma senza cambiare la loro natura
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Le spese NON ammesse
Il Decreto Dignità esclude dal Bonus Ricerca & Sviluppo 2020 le spese sostenute da aziende infra gruppo, ovvero le aziende che fanno capo ad uno stesso soggetto secondo l’art. articolo 2359 cc e che decidono di condividere beni materiali e immateriali, nonché spese in ricerca.
Sono considerate imprese infra gruppo anche le aziende controllate da persone fisiche che risultano appartenere alla stessa famiglia. Inoltre, la non ammissibilità delle spese infra gruppo sarà retroattiva, ed escluderà tali spese a partire dall’anno di imposta 2018.
Come richiedere il Bonus Ricerca & Sviluppo
Come per il Bonus Ricerca & Sviluppo degli scorsi anni, per avere diritto al credito d’imposta basta indicare nella dichiarazione dei redditi la spesa sostenuta in Ricerca e Sviluppo.
La misura del credito resta incrementale
Il credito riconosciuto dal Bonus R&S 2020 resta di tipo incrementale e viene calcolato in percentuale solo sulla parte di spesa eccedente alla media della spesa sostenuta per la stessa attività nei 3 anni precedenti. Inoltre, la spesa annuale in Ricerca & Sviluppo deve essere di minimo 30mila euro, mentre il credito massimo riconosciuto per ogni annualità è pari a 10 milioni di Euro. Per innovare la tua attività con l’aiuto del Web e ricevere il credito previsto dal Bonus Ricerca & Sviluppo, contatta i nostri Key Account
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